07.11.54 a.C.
Il mio corpo sferzato dai venti giaceva presso l'Avon, il fiume che dovrebbe dare il nome alla nostra alleanza...il mio viso dipinto con i colori della tribù pareva addormentato..angelico ...Ancora nulla faceva presagire che di li a poco io e Shea ci saremmo risvegliati da quel sonno di morte in cui erano avvolti i dodici corpi celti...La luce che aveva avvolto riscaldando il nostro corpo, mentre eravamo giunti presso la meta della nostra missione di anime, era cosi calda e rassicurante..come lo sguardo della Dea Cerridwen...
Solo un debole tocco sentii sulla mano ..lontano..e quasi impercettibile...credevo fosse per me impossibile afferare qualcosa, ma ci provai e una voce che si era accorta di quel mio movimento mi chiamò..distante e debole..Mentre lentamente si avvicinava a me la mia mente si faceva via via più lucida e io piano le rispondevo, afferrando più saldamente la mano...
Accanto me Shea sembrava più rapido a riprendersi da quel lungo sonno che li aveva portati via dai loro cari, che numerosi accorrevano alle grida di apprensione delle sacerdotesse li accorse ...e richiamate all'attenzione della sacerdotessa silure Teleri. La mia mente presto riconobbe quella voce in quella di Shamayah, mia cara sorella cantia, che mi era stata accanto durante tutta l'agonia assieme al mio adorato mcduck. Ancora non riusciva a vederla per gli occhi stanchi che non la mettevano a fuoco ma ben presto sentì oltre a lei le altre numerose voci che si avvicinavano presso gli altri corpi, vistosamente preoccupati. La mia voce la chiamò stanca ma felice, incredula di esser tornata già tra i vivi, non ricordando quanto fosse stata via e quando se ne fosse andata. Riuscii a metter a fuoco lentamente il suo volto..la vidi sorridere, quasi piangere...Le chiesi dopo qualche minuto di aiutarmi ad alzarmi mentre i celti che mi erano intorno continuavano a chiedermi degli altri senza darmi tregua...io risposi di dar loro tempo...che vista la loro euforia si sarebbero trattenuti ancora un po'...sorrisi e mi lasciai condurre nel villaggio di Verularium dove i siluri mi concessero di riposare e ritrovare le energie...
Seppi in seguito che durante la notte anche gli altri, sia del nord che del sud, tornarono in vita e tutti festeggiarono il loro ritorno. Io fui visitata dai miei amati fratelli, Rosen il mio capo, Turf e sua moglie Saoirse. Fui felice di poterli nuovamente abbracciare, anche se numerose immagini mi tornavano alla mente senza una particolare motivazione, alcune strane che Shatiel non si sarebbe mai posta, come quando chiese come stesse la pitta Iaura...Si lasciò condurre dentro la capanna sotto le amorevoli cure del suo mo run, li si addormentò cercando di ricordare ciò che avevano "vissuto" le lor anime nell'annwn...
Shatiel...finalmente tra voi...